Le condense generate dalla produzione di aria compressa sono dannose all’impianto, alle attrezzature produttive e all’ambiente.


Nella fase di produzione, l’aria aspirata viene compressa in un bagno d’olio all’interno del compressore. L’aria compressa così ottenuta tende a trascinare un sottoprodotto della compressione: la condensa, emulsione costituita dall’umidità e dall’inquinamento ambientale, particelle metalliche derivanti dall’usura del gruppo pompante e dall’olio utilizzato per asportare calore.

La condensa ha elevata capacità corrosiva ed inquinante, tubazioni, serbatoi di accumulo, filtri e apparecchiature del processo produttivo tendono ad accumula.


Occorre quindi rendere l’aria “pulita” prevendendo essicatori + batterie filtranti e asportare la condensa dalle zone di accumulo mediante scaricatori manuali, a galleggiante od automatici.


La condensa estratta dall’impianto è estremamente inquinante e non deve essere versata nei piazzali o buttata in fogna o terreni, ma và correttamente conferita in discarica come rifiuto speciale.


Mediante per il trattamento delle condense con apparecchiature per la separazione dei residui oleosi dalla parte acquosa, è possibile scaricare quest’ultima nella rete fognaria nel rispetto dei limiti imposti dal decreto Legislativo 152/2006.